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Alimentazione & salute: 5 cose da sapere sulla carne di pollo

Una sintesi sul ruolo del pollo nell’alimentazione secondo gli esperti

Pollo & Salute – Un profilo nutrizionale favorevole ed effetti neutri o protettivi nei confronti di alcune delle patologie più diffuse. In sintesi è quello che emerge dal primo Documento di Consenso sul ruolo delle carni bianche in un’alimentazione sana ed equilibrata pubblicato dal Nutrition Foundation of Italy (NFI) che riassume i dati più solidi descritti in letteratura in tema di consumi di pollame, salute e benessere.

Per chi si fosse perso il nostro approfondimento Pollo&Salute vale la pena ricordare che alla elaborazione del documento hanno collaborato alcuni dei principali rappresentanti della comunità clinica e nutrizionale italiana, tra cui Giovanni Corsello, (presidente Società Italiana di Pediatria – SIP), Claudio Cricelli (presidente Società Italiana di Medicina Generale e delle cure Primarie – SIMG), Nicola Ferrara (presidente Società Italiana di Gerontologia e Geriatria – SIGG), Andrea Ghiselli (Dirigente di Ricerca del CRA-NUT), Lucio Lucchin (direttore dell’Unità operativa complessa di dietetica e nutrizione clinica del comprensorio sanitario di Bolzano, già presidente dell’Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica Italiana – ADI).

Con la realizzazione di questo documento di consenso – spiega Andrea Poli, presidente di NFI – colmiamo una lacuna di carattere scientifico sul tema delle carni avicole e sul loro ruolo nell’ambito di una corretta alimentazione. Il documento conferma come le carni avicole siano caratterizzate da un profilo nutrizionale decisamente favorevole: gli studi epidemiologici che abbiamo analizzato mostrano come un adeguato consumo di carni di pollo, in associazione ad una dieta ricca di vegetali, con un apporto moderato di grassi, e ad uno stile di vita attivo, possa facilitare il mantenimento del giusto peso corporeo, con effetti complessivamente neutri o favorevoli sul rischio delle principali malattie degenerative tipiche della nostra società”.

Ecco in 5 punti, perché un maggiore  consumo di carni di pollo e tacchino anche nella popolazione italiana si associa a una buona qualità complessiva della dieta

  1. Le carni di pollame sono caratterizzate da un profilo nutrizionale complessivamente favorevole. Il loro apporto di proteine di elevato valore biologico, di specifiche vitamine e minerali, associato alla ridotta quota lipidica, ricca in acidi grassi insaturi, consente loro di incorporarsi in modo ottimale nella reazione alimentare di ogni età
  2. Gli studi di epidemiologia osservazionale mostrano come un adeguato consumo di carne di pollo abbia effetti complessivamente neutri o favorevoli sul rischio delle principali malattie degenerative tipiche della nostra società (malattie cardiovascolari, diabete, tumori)
  3. Le carni di pollame, nel nostro paese, sono caratterizzate da un’elevata sicurezza e possono essere consumate con tranquillità
  4. Le carni di pollo possono svolgere un ruolo di rilevanza particolare, meritevole di attenzione da parte del medico, in specifiche fasce di età (bambino, anziano), in condizioni fisiologiche particolari (gravidanza, allattamento) o nelle persone con elevati livelli di attività fisica.
  5. I livelli di consumo di pollo e tacchino sono tuttora contenuti nel nostro paese. Un impiego più ampio, nell’ambito di una corretta alimentazione, con un equilibrato apporto di proteine, consentirebbe probabilmente un miglioramento

Per  saperne di più qui la versione integrale del  Documento di consenso sul ruolo delle carni avicole in un’alimentazione equilibrata finalizzata al mantenimento di salute e benessere 2015