In salute

Combattere la sindrome del colon irritabile? Ci aiuta il pollo

Alcuni consigli e buone pratiche da tenere a tavola (e non solo)

Tra gli alimenti amici per combattere la sindrome del colon irritabile c’è anche il pollo. Le sue qualità proteiche aiutano ad allontanare i sintomi classici di questo disturbo che colpisce circa il 10% della popolazione, in particolare le donne tra i 20 e i 50 anni. Proviamo a capirne di più e scoprire quali sono i comportamenti da tenere a tavola, e non solo.

Pollo amico del colon – La sindrome del colon irritabile, o dell’intestino irritabile, è un disturbo nel funzionamento dell’intestino che non provoca lesioni organiche o permanenti, ma diventa molto fastidioso durante l’arco della giornata. Spesso ai fastidi più diffusi possono aggiungersi anche crampi, nausea, difficoltà digestive. A parte casi di celiachia e intolleranza, è difficile individuare un’unica causa scatenante; solitamente chi ne soffre vive un particolare momento di stress e ansia oppure si alimenta in maniera non corretta. Sicuramente una dieta adeguata può aiutare ad alleviare i disturbi. Il pollo, in particolare, è da preferire perché ricco delle cosiddette proteine “nobili”, ad alto valore biologico. Inoltre è facilmente digeribile e, come sappiamo contiene pochi grassi, Da non trascurare è la cottura dei cibi: sconsigliate fritture e brace, bene il forno, la cottura al vapore e la bollitura. Attenzione, infine, ai condimenti pieni di grassi come il burro mentre l’olio extravergine d’oliva è preferibile consumarlo a crudo.

FODMAPs, cosa sono? – Senza demonizzare alcun cibo, proviamo a capire quali sono le sostanze e le caratteristiche che potrebbero influire negativamente sul benessere di chi soffre di sindrome del colon irritabile. Ad esempio sarebbe meglio evitare i cosiddetti FODMAPs, un acronimo che sta ad indicare un gruppo di carboidrati – che comprende fruttosio, lattosio, fruttani, galattani e polioli, – che non vengono digeriti dagli enzimi intestinali e che possono dare origine alla distensione e al dolore addominale. Gli specialisti consigliano quindi non esagerare con latte e formaggi freschi, broccoli, legumi, alcuni frutti (mele, pesche, susine, angurie, prugne), limitare l’uso di sostanze eccitanti o che potrebbero irritare l’intestino come caffè, cioccolata, bevande gassate e spezie.

Cinque pasti e un po’ di sport – Una sana alimentazione aiuta, ma da sola non basta. Molto dipende dalle buone pratiche a tavola e dallo stile di vita. Attenti quindi a masticare lentamente, a essere regolari nell’orario dei pasti e mai saltare la colazione. Un buon consiglio resta quello di fare cinque piccoli pasti al giorno, possibilmente non abbondanti e poi andare a dormire non prima di due, tre ore dopo aver mangiato. Infine, ricordiamoci di praticare sport: un’attività fisica moderata e costante, come una passeggiata o una pedalata in bicicletta, aiutano a mantenere un livello complessivo di benessere e a tonificare i muscoli dell’addome. Pollice in alto anche per le scale a piedi e lo yoga per favorire il rilassamento dei muscoli della zona addominale.

Fonti: Humanitas ; Melarossa.it