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In salute

Cibi plant-based: le criticità secondo Friends of the Earth Europe

Tutti i rischi che si nascondono dietro il marketing accattivante dei cibi plant-based. 

È sufficiente analizzare con attenzione l’elenco degli ingredienti per comprendere che l’immagine di alimenti salutari e naturali, frequentemente associata a questi prodotti, può essere fuorviante: uno spunto di riflessione utile anche per gli ambientalisti.

Cosa sono i cibi plant-based? Per sostituti vegetali della carne (o cibi “plant-based”) si intendono alimenti ideati per imitare il gusto, la consistenza e l’aspetto della carne, utilizzando esclusivamente ingredienti di origine vegetale. Questi alimenti rappresentano per lo più un caso emblematico di prodotti ultra-processati, in quanto legati a processi industriali complessi che ne compromettono la genuinità tanto decantata. Dietro l’apparente semplicità di un hamburger vegetale confezionato si può celare una realtà diversa, caratterizzata da un alto numero di ingredienti, oltre che da una presenza significativa di additivi, coloranti, addensanti e aromi artificiali: ogni fase della loro produzione richiede interventi tecnologici avanzati che rendono questi prodotti sempre più lontani dall’idea di “naturale” a cui spesso vengono associati. Si tratta quindi di alimenti che, per essere realizzati, subiscono lavorazioni complesse, con ripercussioni sia sulla loro qualità nutrizionale che sul loro impatto ambientale.

Cibi plant-based, problemi di sostenibilità ambientale. Organizzazioni ambientaliste come Friends of the Earth Europe, la filiale europea della più grande rete ambientale del mondo, Friends of the Earth International (FOEI) di cui fanno parte 33 organizzazioni nazionali e migliaia di gruppi locali, hanno espresso forti critiche nei confronti dei cibi plant-based, mettendo in discussione non solo la loro effettiva sostenibilità ambientale, ma anche i benefici dichiarati per la salute. Relativamente ad esempio alla produzione dell’Impossible Burger della Impossible Foods, progettato per replicare il gusto, l’aspetto della carne, si nasconderebbero problematiche legate alla sicurezza alimentare, all’etica di produzione e all’impatto ambientale. Infatti, se confrontati con alimenti vegetali meno processati, come legumi e cereali, i sostituti della carne mostrano un impatto ambientale considerevole, spesso trascurato nel dibattito pubblico. L’impiego di tecnologie avanzate ed intensi processi produttivi industriali, necessari per creare componenti come l’eme, comporta un notevole consumo di energia e risorse, rendendo questi alimenti tutt’altro che ecologici.

Cibi plant-based, problemi di sicurezza alimentare. Uno degli aspetti più controversi dell’Impossible Burger, secondo Friends of the Earth Europe, riguarda il suo ingrediente principale, la leghemoglobina di soia (LegH Prep), ottenuto inserendo il DNA della soia in un lievito geneticamente modificato, successivamente fermentato per produrre la proteina. Tuttavia, evidenzia l’associazione, la LegH Prep non è mai stata adeguatamente testata per il consumo umano in termini di sicurezza. Studi condotti sugli animali, come riportato dall’organizzazione, hanno evidenziato rischi significativi: ratti alimentati con LegH Prep hanno mostrato cambiamenti nell’aumento di peso, alterazioni nei parametri ematici che possono indicare l’insorgenza di infiammazioni o malattie renali e possibili segni di anemia.