
Guida pratica alla lettura dell’etichetta
3 giugno 2025L’importanza dell’ etichetta: maggiore trasparenza, qualità e responsabilità da parte dei produttori
Etichetta: codici a barre e guide facili. La lettura dell’ etichetta alimentare può sembrare un compito complesso, ricco di termini tecnici e dettagli difficili da interpretare. In realtà basta fare attenzione a qualche dettaglio. Esistono poi strumenti pratici che possono aiutare i consumatori a orientarsi e a fare scelte informate senza troppa difficoltà, come le app di scansione che fotografano il codice a barra con lo smartphone oppure le guide online e cartacee, disponibili gratuitamente su molti siti web e spesso scaricabili in formato digitale. Queste guide offrono spiegazioni semplici e intuitive per comprendere i termini più tecnici. Acquisire familiarità con l’ etichetta alimentare non è solo un modo per fare scelte più salutari e sostenibili, ma anche un atto di consapevolezza che rafforza il potere del consumatore. Imparare a leggere e interpretare le etichette significa, in definitiva, contribuire a promuovere una maggiore trasparenza, qualità e responsabilità da parte dei produttori.
Le info più importanti: l’origine degli alimenti. In Italia, il tema della trasparenza alimentare è sempre più centrale: la possibilità di verificare l’origine e la qualità dei prodotti conferisce ai consumatori un grande potere decisionale. Secondo un’analisi di Ipsos per l’Osservatorio Immagino ben il 94% degli italiani dichiara di leggere le etichette alimentari, specialmente al momento dell’acquisto. Tra le informazioni più ricercate, al primo posto troviamo la data di scadenza (63%), seguita dagli ingredienti e dai valori nutrizionali (57%), e dall’origine del prodotto (52%). Le etichette alimentari non sono solo un obbligo normativo, ma un vero e proprio strumento di consapevolezza. Capire l’origine del cibo che compriamo è infatti più importante di quanto si pensi perché ci consente di valutare la qualità e la sicurezza del cibo che portiamo sulle nostre tavole. Se pensiamo alla carne, ad esempio, la normativa europea richiede che siano indicati il luogo di allevamento, macellazione e sezionamento, e in alcuni casi anche quello di nascita. Questo vale per carni bovine, suine, ovine e per il pollame, con l’obiettivo di fornire ai consumatori informazioni chiare e complete, consentendo di fare scelte più informate e responsabili.
Additivi e segnalazioni obbligatorie di allergeni. L’elenco degli ingredienti rappresenta una parte fondamentale dell’etichetta alimentare, fornendo dettagli sulla composizione del prodotto, tra cui la presenza di additivi, conservanti e allergeni. Per garantire una lettura immediata e comprensibile, la lista degli ingredienti deve essere riportata con caratteri sufficientemente grandi e un contrasto di colore evidente tra il testo e lo sfondo della confezione. Gli ingredienti vengono elencati in ordine decrescente di peso compresi additivi e aromi. Tuttavia, gli ingredienti presenti in quantità inferiori al 2% del peso totale possono essere indicati in ordine casuale. Tra le informazioni obbligatorie sull’etichetta, vi è anche l’indicazione di ogni ingrediente o coadiuvante tecnologico che possa provocare intolleranze o allergie alimentari. Gli allergeni devono essere chiaramente evidenziati all’interno della lista degli ingredienti, anche se presenti in tracce o come componenti di un altro ingrediente. Gli alimenti allergizzanti da segnalazione obbligatoria sono ad esempio: cereali contenenti glutine, crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, latte, frutta a guscio, sedano, senape, semi di sesamo, lupini e molluschi. Oltre agli alimenti, anche alcuni additivi possono causare reazioni allergiche. Per esempio, i solfiti che devono essere evidenziati nella lista degli ingredienti.
Fonte : Carni Sostenibli