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Dal banco al frigo: ecco come scegliere, conservare e preparare il pollo in sicurezza

I consigli del tecnologo alimentare Giorgio Donegani per conservare e cuocere al meglio uno degli alimenti più amati dagli italiani

 Il pollo, si sa, è una delle carni preferite dagli italiani, consumato abitualmente da oltre 46 milioni di nostri connazionali (ricerca Doxa Advice/Unaitalia). Ma come scegliere, conservare e cuocere il pollo senza fare errori e salvaguardando l’igiene?

“Oggi le condizioni di allevamento, trasformazione e distribuzione ci garantiscono  un prodotto fresco e sicuro” ricorda Giorgio Donegani, direttore scientifico della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare “sta a noi però, dopo aver acquistato la carne, mantenere e valorizzarne le caratteristiche, conservandola e cuocendola nel modo giusto.”

 L’ACQUISTO: ANCHE L’OCCHIO VUOLE LA SUA PARTE – Partiamo dal principio. Come riconoscere se un pollo è fresco? “Prestate attenzione alla pelle e alla morbidezza della carne – spiega l’esperto –  La pelle, il cui colore può variare in base alla razza e al tipo di alimentazione del pollo, non deve mai apparire asciutta o ispessita, mentre la carne deve essere morbida, rosata, lucida e umida. Annusandola, poi, deve avere un odore molto leggero,  senza sentori sgradevoli.” Attenzione anche alle confezioni: se acquistate cibi surgelati, non scegliete quelle coperte di brina, mentre quando scegliete prodotti freschi, se l’involucro è rigonfio potrebbe essere stato esposto a temperature superiori a quelle corrette.

DAL SUPERMERCATO A CASA: NON INTERROMPETE LA CATENA DEL FREDDO – Se passa troppo tempo tra l’acquisto della carne e il rientro a casa, si deve evitare che questa si surriscaldi:  basta attrezzarsi con una borsa termica per il trasporto. Un altro errore da evitare? “Mettere nello stesso sacchetto della spesa il pacchetto con carne cruda e quello con altri prodotti freschi non confezionati. E’ importante infati evitare la cosiddetta contaminazione crociata, cioè la contaminazione tra un alimento e l’altro”.

IN FRIGO: OGNI ALIMENTO AL POSTO GIUSTO – Una volta arrivati a casa, dove riporre il nostro pollo? “È un errore comune riempire il frigo alla rinfusa, cercando di occupare i posti liberi – spiega il tecnologo -.  È importante, invece, disporre ogni cosa al posto giusto, gli alimenti crudi e deperibili, come la carne, in basso, scatolame e bibite in alto, la verdura nei cassetti. Inoltre, meglio non fare troppe scorte, se il frigo è pieno non circola l’aria e i cibi non si raffreddano a sufficienza.”

Separate poi i cibi crudi da quelli cotti,  sfruttate anche pellicole e contenitori: eventuali avanzi vanno tenuti sempre coperti o racchiusi nei contenitori.

 IL POLLO È PULITO, MA LE MANI? – Alcune ricerche hanno rilevato che il 65% delle persone non si lava le mani prima di iniziare la preparazione e il 38% non lo ha fa dopo aver maneggiato cibi crudi e spesso chi lo fa non usa il sapone. “È importante invece –  spiega Donegani – lavarsi le mani per almeno 20 secondi prima di iniziare a cucinare.” Un consiglio per una pulizia ottimale è bagnarsi le mani prima di insaponarle per permettere una detersione ottimale ed uniforme. Inoltre, per evitare rischi e contaminazioni, è meglio usare un tagliere e un coltello per ogni alimento, oppure lavare gli utensili dopo ogni preparazione con acqua e detersivo.

Non appoggiate cibi diversi, come carne e verdure da consumare crude,  sullo stesso piano di lavoro: c’è il rischio che i germi contenuti nei primi siano trasmessi ai secondi.

Tra errori e falsi miti ancora molto diffusi c’è quello di passare sotto l’acqua la carne prima della cottura. “Un italiano su quattro – racconta l’esperto – è convinto che lavare il pollo crudo sotto l’acqua sia utile per eliminare i batteri. Al contrario, si tratta di una pratica assolutamente sconsigliata perché il lavaggio non solo non elimina i batteri, ma eventuali schizzi contribuiscono anche a diffondere nel lavello e sui piani della cucina eventuali batteri presenti”.

IN PADELLA O IN FORNO IL POLLO SI GUSTA BEN COTTO  – Il pollo, a differenza di altre carni, non prevede modalità di cottura al sangue, ma va ben cotto. I dati rivelano che il 40% dei consumatori cuoce la carne in modo insufficiente e solo il 29% conosce la corretta temperatura da raggiungere al centro, che è di 74°C. È quindi importante controllare la temperatura al cuore della carne con un termometro o infilando una forchetta e verificando il grado visivamente il grado di cottura raggiunto”.

Altre raccomandazioni? “Se cuocete il pollo intero – spiega Donegani –  meglio legarlo con dello spago da cucina: è l’unico modo per garantire una cottura uniforme. E se preferite la cottura sulla griglia è importante evitare di  far bruciacchiare la carne.”