Qualità e sicurezza, la filiera avicola 100% italiana raccontata in un minuto
30 agosto 2022Scopriamo qualcosa in più sulla nostra filiera avicola italiana
È uno dei cibi più amati, ma il pollo non è esente da pregiudizi difficili da sradicare. Fake news sul web, passaparola di persone non bene informate, dubbi e ombre che finiscono per confondere il consumatore.
Fugare i dubbi leggendo l’etichetta trasparente. In fase di acquisto dei prodotti avicoli è sempre possibile leggere l’etichetta, dove l’indicazione dell’origine – insieme a molte indicazioni utili sul prodotto – è divenuta obbligatoria. Proprio lì potete constatare che il pollo che consumiamo in Italia è Made in Italy 100%: la filiera avicola italiana, una tradizione d’eccellenza presente su tutto il territorio con oltre 18.500 allevamenti, è infatti completamente autosufficiente. Il disciplinare di Unaitalia, inoltre, conserva un suo valore nel rendere disponibili al consumatore una serie di informazioni volontarie attraverso un sistema trasparente, controllato da un ente terzo accreditato, il CSQA, che pianifica una serie di audit definiti in un Piano dei controlli anch’esso approvato dal MiPAAF. Una banca dati centralizzata accoglie tutti quegli elementi (il nome del prodotto, l’elenco degli ingredienti nel caso fossero molteplici, la quantità netta, la data di scadenza, il nome del produttore e il lotto di produzione) che permettono di tracciare in assoluta garanzia le carni che verranno immesse in commercio.
Una normativa rigorosa: allevamenti a terra, zero ormoni e nessun residuo di antibiotico. Le gabbie non esistono più da più di 60 anni: polli e tacchini vengono allevati a terra all’interno di capannoni, dotati di sistemi di ventilazione controllata per il ricambio d’aria, parametri microclimatici e una normativa sulla densità di allevamento. Gli antibiotici, somministrati soltanto in presenza di patologie e sotto responsabilità e controllo veterinario, sono tracciati nel registro dei trattamenti obbligatorio per ogni allevamento, vidimato e periodicamente verificato dall’Autorità sanitaria competente. Negli allevamenti italiani inoltre viene sempre rispettato il tempo di sospensione, ovvero il tempo necessario affinché il farmaco sia smaltito prima che l’animale possa essere idoneo al consumo. Inoltre né gli ormoni né sostanze che stimolano la crescita delle masse muscolari vengono mai usati nel settore avicolo, il cui utilizzo è illegale e severamente proibito da leggi sia italiane che europee. Possiamo mangiare il pollo in totale sicurezza, con la consapevolezza che la filiera italiana 100% riesce a fornirci un prodotto finale di qualità.