
Antibiotici e residui: la filiera avicola italiana esempio virtuoso
6 maggio 2025Farmaci e antibiotici: Italia, Paese tra i più virtuosi
Promossa la filiera avicola italiana: prosegue senza sosta l’impegno degli allevatori europei nel garantire ai consumatori prodotti di origine animale sempre più sicuri e di qualità, carne in particolare. La conferma arriva da EFSA, l’Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare sull’analisi nell’utilizzo di farmaci, antibiotici e residui in costante progressiva diminuzione.
Filiera avicola, riduzione drastica di campioni non conformi. È un lavoro ciclopico su oltre mezzo milione di campioni raccolti nel corso del 2023, che ha riguardato tutte le specie di interesse zootecnico. Per ogni giorno lavorativo una media di 2000 campioni analizzati per rintracciare ogni possibile residuo di farmaci, ogni molecola presente oltre i limiti ammessi. Incoraggianti i risultati raggiunti. In appena lo 0,11% dei 548mila campioni esaminati sono state rintracciate presenze indesiderate oltre i limiti. Campioni “non conformi”, per dirla con la terminologia utilizzata in questi casi. Precisando che sovente non si tratta di comportamenti illeciti, ma di banali errori nel rispettare i tempi stabiliti per l’interruzione dei trattamenti farmacologici (tempi di sospensione) e altre volte di inquinanti ambientali, la cui presenza non sempre è responsabilità degli allevatori. La carne e l’insieme dei prodotti di origine animale escono “promossi” da queste indagini, che a partire dal 2023 hanno visto un’accelerazione dei metodi di investigazione e una maggiore capillarità nella raccolta dei dati. Tre i piani di controllo: sulle aree a rischio il primo, affidato alla casualità, il secondo e infine il terzo sui prodotti di importazione. Alla maggiore puntualità e precisione dei dati raccolti si è aggiunta una più stretta collaborazione delle singole amministrazioni nazionali. Quasi tutti i Paesi coinvolti nella ricerca hanno soddisfatto i requisiti richiesti per la frequenza e per il numero di campionamenti realizzati.
Italia tra i più virtuosi. Spicca l’Italia fra i Paesi più virtuosi nel corretto impiego del farmaco veterinario e degli antibiotici. Ottimi i risultati del comparto avicolo, che a livello nazionale può vantare l’assenza di campioni non conformi sia nel pollame sia nelle uova. Bene anche il comparto suino con due soli casi di non conformità su un totale di 4617 campioni esaminati, appena lo 0,04%. Eccellenti i dati che si riferiscono al comparto bovino, con solo 5 casi in totale (0,05% su 10106 campioni), tre dei quali per la presenza di un insetticida (contaminazione ambientale?). Solo un campione ha presentato tracce residue di un antibiotico. Un’ulteriore conferma della salubrità e della sicurezza di quanto esce dagli allevamenti italiani. Di sostanze ad azione ormonale, come gli stilbenici, non si è trovata traccia in nessuno dei campioni esaminati. Poi il grande capitolo degli antibiotici, connessi al rischio di un aumento dei fenomeni di antibiotico resistenza che tanto preoccupano per la salute umana, ma anche per quella degli animali. I risultati confermano un uso oculato sia degli antibiotici sia degli antimicrobici in genere.
Fonte: Carni Sostenibili