Andrea Berton
In cucina

Il pollo e gli chef: un amore tra i fornelli

I grandi chef e l’arte di cucinare il pollo: parola ad Andrea Berton

“Le qualità del pollo? Per un cuoco la possibilità di cucinarlo in molti modi. C’è il petto magro, le cosce più grasse, la pelle croccante, le alette da fare fritte. Può essere fatto al forno, al vapore, a pezzi, intero. E poi è una carne igienicamente perfetta, supercontrollata, in particolare quella che arriva dagli allevamenti italiani”. A parlare è Andrea Berton, in un’intervista a Il Giornale: lo chef friulano allievo di Marchesi si racconta descrivendo il suo lavoro e la versalità e la bontà del pollo.

“In Italia fino a qualche tempo fa il pollo non godeva di grande considerazione. Ora non è difficile trovare polli di qualità, anche di allevamento. Sono alimentati meglio, la loro carne è bella soda e sinceramente mi danno grandi soddisfazioni, sia a cucinarli sia a mangiarli” spiega Berton, proprietario di un ristorante stellato a Milano, zona Porta Nuova, e socio di altri fortunati locali meneghini, il Pisacco Ristorante&Bar e le due sedi di Dry Cocktail&Pizza.

L’amore tra gli chef e il pollo non è di certo una notizia: da René Redzepi del celebre Noma a Ashley Palmer-Watts, chef di grido londinese, fino ai fratelli Roca in Spagna, i più rinomati cuochi internazionali hanno un ricordo o una ricetta del cuore legata al pollo e circa un ristorante su 3 tra i 50 migliori del mondo lo inserisce di diritto nel menù.

Altro grande nome è quello di Niko Romito, illustre appassionato di pollo: a proposito delle sue memorie sul cibo, dichiara una passione per il pollo arrosto cotto sulla brace del caminetto di casa, quello che preparava suo nonno, che compare fra i piatti preferiti da bambino e fra i suoi primi ricordi enogastronomici.

Rimanendo in tema, spetta allo chef Simone Rugiati, altro grande estimatore delle carni avicole, il compito di proporci un piatto semplice ma gustoso a base di pollo: a questo link potrete trovare la ricetta dei petti al prosciutto con bauletti di patate. Buon appetito!