Pollopedia

Settemila anni e non sentirli

La pluri-millenaria storia del pollo sembra risalire alla notte dei tempi e recenti studi addirittura attestano un paleo-antenato

Pollo o dinosauro?Gli scienziati lo hanno chiamato ufficialmente Anzu Wyliei, ma è stato subito ribattezzato dino-pollo o Pollo Infernale, ha circa 66.000 anni ed è un esemplare di dinosauro con le sembianze di un pollo gigante, di recente scoperta. Secondo la ricostruzione degli studiosi il dino-pollo raggiungeva 3 metri di altezza, aveva un becco e forse anche una copertura di piume.

Gli uccelli di PersiaDinousari e pseudo-polli preistorici a parte, in Europa la carne di pollo è arrivata in tavola nel secondo millennio a. C. seguendo le migrazioni che portarono le popolazioni asiatiche verso Ovest. Sembra infatti  che galli e polli siano arrivati ad Atene al seguito dell’armata d’Oriente di Alessandro Magno e non a caso Aristofane chiama questi ultimi “uccelli di Persia”. In particolare i galli erano apprezzati e impiegati nei combattimenti d’intrattenimento; il maschio del pollaio nella tradizione era anche simbolo di fertilità, motivo per il quale venivano anche sacrificati ed offerti alle divinità. La tradizione vuole che Socrate, ormai moribondo, avesse raccomandato al discepolo Critone di sacrificare un gallo ad Esculapio, il dio della medicina, per favorire il passaggio della sua anima nell’altro mondo.

I buongustai dell’Antica RomaDa Socrate a Roma, il pollo continua a mantenere il proprio prestigio e ad essere oggetto di discussione nei trattati di Marco Porcio Catone, Varrone e Columella  che tramandano nozioni sulle tecniche di allevamento; mentre altre testimonianze si trovano nelle opere di poeti e scrittori come Marziale, Giovenale e Petronio.

Come dimenticare il famoso affresco del passo del Satyricon, nel quale Petronio tratteggia il sontuoso ed esagerato banchetto di Trimalcione? Fra sculture di cibo e carni farcite in trionfo spicca anche la carne di pollo. La tradizione gastronomica degli antichi romani ci conferma che furono grandi consumatori di uova e galline, come rivela anche l’attenzione del gastronomo patrizio Marco Gavio Apicio che nel suo De Re Coquinaria non dimentica di introdurre diverse preparazioni a base di pollo, alcune un po’ ardite per il nostro gusto moderno ma molto interessanti. Che ne dite di uno spezzatino di pollo accompagnato con pane d’avena, miele, aceto, formaggi, pinoli e capretto?

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