In salute

Pollo amico del cuore

Ecco perché le carni avicole sono un’alternativa ad altre fonti proteiche per controllare il rischio coronarico

Dieta del cuore – Pollo e carni avicole? Hanno un’influenza positiva sull’organismo, in particolar modo sulla riduzione del rischio infarto. È quanto emerge dal primo “Documento di consenso sul ruolo della carni avicole” realizzato dalla Nutrition Foundation of Italy (NFI). Le osservazioni epidemiologiche condotte in popolazioni diverse, in varie parti del mondo, hanno fornito numerose informazioni sui possibili benefici del consumo di carni avicole. Gli studi escludono qualsiasi correlazione tra l’assunzione di pollame e l’incidenza per malattie cardiovascolari. Anzi, a livelli più elevati di consumo di pollame corrisponde a una riduzione del rischio di eventi coronarici.

Questo perché le carni di pollo e tacchino sono più magre rispetto alle carni rosse, inoltre i grassi delle carni di pollame sono per la maggior parte mono e polinsaturi, omega 3 e omega 6, mentre solo un terzo da grassi saturi. Anche il basso contenuto di sodio e di ferro nella forma eme contenuti in queste tipologie di carni ne fanno alleate nel controllo di rischio coronarico. Vale inoltre la pena ricordare che le carni avicole sono comunque ricche di nutrienti fondamentali per la dieta di tutta la famiglia come ad esempio quelle proteine nobili che l’organismo non riesce a sintetizzare.

Stile di vita sano e carne di pollo – Ad ogni modo, come ci ricorda la dottoressa Daniela Licini, responsabile della sezione di medicina dell’esercizio e patologie funzionali di Humanitas, è importante non soffermarsi sui macronutrienti, ma allargare le considerazioni al contesto, a combattere il rischio coronarico e la mortalità legata alle malattie del cuore è soprattutto “chi consuma più pollo o tacchino, ma anche chi non fuma, svolge regolare attività fisica e tiene sotto controllo il proprio peso”.

Per saperne di più qui il Documento di Consenso in versione integrale.