In salute | Tutti pazzi per il pollo

Rio 2016: ecco cosa non può mancare nell’alimentazione degli atleti

Parole d’ordine digeribilità e leggerezza e un giusto mix di proteine  e carboidrati . Il medico dello sport Michelangelo Giampietro ci spiega cosa non deve mancare in un’alimentazione da medaglia d’oro

Alimentazione da medagliaÈ la regina della gare, quella che ogni atleta aspetta da una vita, dopo anni di allenamenti e sacrifici. E per una  manifestazione così importante come le Olimpiadi, nulla è lasciato al caso nella preparazione dei nostri atleti. Per essere vincenti, anche la dieta gioca un ruolo fondamentale, per ogni disciplina. A tavola i nostri atleti si preparano con piatti leggeri e digeribili, con un giusto apporto di carboidrati e proteine, senza trascurare frutta e verdura. Leggero, digeribile e nutriente, la star di questa dieta è il pollo, tanto che sulle tavole dei nostri atleti ne finiranno circa 90 kg a settimana. A fargli compagnia pasta, pesce e verdure.

Il giusto mix di carboidrati e proteineCome si preparano i nostri atleti a fronteggiare la sfida olimpica?  Al di là delle varie discipline, ciascuna con caratteristiche specifiche, per tutti è fondamentale alimentarsi nel modo adeguato. “Le differenze fondamentali tra l’alimentazione di un atleta e quella della popolazione generale riguardano l’aumentato fabbisogno di liquidi degli atleti per reintegrare le perdite che avvengono con la sudorazione e una maggiore richiesta di energia – spiega Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sportIn linea generale i carboidrati assunti con la dieta servono prima, durante e dopo l’impegno sportivo: prima per riempire muscoli e fegato di glicogeno (la forma di deposito dei carboidrati nell’organismo); durante lo sforzo fisico per prevenire l’ipoglicemia e l’esaurimento del glicogeno muscolare; dopo per ricostruire il glicogeno muscolare.”

Per quanto riguarda gli alimenti proteici, sono da preferire quelli con il più alto valore proteico e il minor contenuto di grassi, come carni bianche, bresaola, pesce, prosciutto crudo magro, albume dell’uovocontinua il dott. GiampietroPollo e tacchino hanno, in particolare, una composizione in amminoacidi molto favorevole, in grado di fornire un elevato apporto di lisina, istidina e arginina, oltre che di aminoacidi ramificati (valina, leucina e isoleucina). Vantaggiosamente ridotto è, inoltre,  il loro contenuto in grassi (da 1 a 6 grammi per 100 grammi di prodotto, a seconda delle parti utilizzate) e in colesterolo (50-60 mg/100 g). Per quanto riguarda la quantità giornaliera raccomandata di proteine, sia per gli  atleti di forza sia per quelli di  resistenza, si va da 1,2 fino a 2 g/kg di peso corporeo desiderabile.”

L’importanza dell’idratazioneUn’adeguata assunzione di liquidi è indispensabile per una prestazione atletica ottimale. “Lo scopo di bere è prevenire la disidratazione che si verifica durante l’esercizio fisicospiega il dott. Giampietroquindi è necessario introdurre una quantità sufficiente a coprire le perdite causate dalla sudorazione. Bisognerebbe iniziare a bere almeno  4 ore prima dell’inizio di una competizione, la quantità di acqua da assumere sarà pari a 5-7 ml per kg di peso corporeo (per esempio, 350-490 ml per un soggetto che pesa 70 kg).

 

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